mercoledì 20 giugno 2012

Fibra ottica in Italia: cos’è e come funziona

In pratica si tratta di fili vetrosi al cui interno viaggia ad alta frequenza un capo elettromagnetico. Nellʼambito delle telecomunicazioni questo implica la possibilità di coprire grandi distanze fornendo lʼaccesso alla banda larga. Questi tipi di cavi presentano molti vantaggi, in primis lʼalta resistenza alle avverse condizioni climatiche e ai campi elettromagnetici. Inoltre sono leggeri e facili da maneggiare.



Zone cablate e operatori
Ad oggi non esiste una mappa precisa che indichi quali siano le città, o quantomeno, le zone che in Italia risultano cablate.


Dove arriva la fibra ottica? Le notizie più attendibili, forse le uniche, arrivano dagli stessi operatori di rete.
Indicativamente, le zone coperte sono quelle più popolose, dove peraltro già cʼè una buona copertura di rete.


Ad esempio lʼoperatore Fastweb offre una banda Download/Upload simmetriche fino a 10 Mbit/s in determinate città coperte dalla rete in fibra. Inoltre riesce a fornire fino a 100 Mb/s in download e 50 Mb/s in upload erogata a chi abita a Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma, Napoli e Bari pagando circa 15 Euro al mese in più rispetto ad un comune contratto ADSL.

Telecom non dispone ancora di un piano di abbonamento relativo a questa tecnologia. Per quanto riguarda Telecom si sa solo che in teoria entro il 2018 il 50% della popolazione dovrebbe essere coperta. Illusione o realtà? Staremo a vedere.

Si stanno invece muovendo piccoli operatori che tuttavia ricoprono solo alcune zone. Unidata, ad esempio, si concentra su alcune zone di Roma, già raggiunte da Fastweb. Lʼoperatore propone 2 tipi di connessione, UniFiber-50 e UniFiber-100 con lo scopo di portare la connessione nelle case a 50 o 100 Mbit/s. Il costo è di 48 Euro per il primo e 80 per il secondo. Router e Wi-fi sono compresi.
Anche Wind e Vodafone si stanno muovendo sul fronte fibra ottica, ma per ora non ci sono piani tariffari nè tantomeno è possibile reperire una tabella che indichi quali siano le zone cablate.


La situazione italiana
Ancora un poʼ caro per le tasche degli italiani, quindi non tutti gli operatori sono disposti ad investire. Per vendere il collegamento in fibra agli utenti ad un prezzo ragionevole i prezzi allʼingrosso e di trasporto della banda imposti da Telecom dovrebbero essere inferiori a quelli attuali.

Telecom non avrebbe in questo caso interesse a far entrare altri operatori nel mercato, per questo preferisce vendere il “Pacchetto” completo, ovviamente ad un prezzo maggiorato. Tutti i parametri sono scelti da Telecom, senza possibilità di personalizzazione da parte dei singoli operatori. In questo modo la situazione resta in fase di stallo.

Il futuro di questa tecnologia:
LʼItalia in ambito di comunicazione, e non solo, è un paese che si muove sempre in ritardo rispetto al resto del mondo occidentale. Le motivazioni sono svariate, ma principalmente di natura economica. Sembra ovvio che fino a quando la legge non si pronuncerà in maniera chiara, le aziende più grandi, che spesso lavorano in una situazione di oligopolio, se non monopolio, cercheranno di mantenere vivi solo i propri interessi, a discapito di quelli degli utenti.








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